Pentiti del tatuaggio fatto? Come e quando rimuoverlo
DI ESTETICALIVE
La realizzazione di un tattoo sul proprio corpo è una procedura che è aumentata nel corso degli ultimi anni.
Ma come è aumentata la frequenza di coloro che hanno un tatuaggio, di conseguenza è aumentato il numero delle persone che si sono pentite del tatuaggio fatto.
Come eliminare il tatuaggio fatto quando si era ragazzi, innamorati e anche un pò euforici?
Secondo i dati dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), nel 2014 vi sono stati oltre 12mila le persone che hanno rimpianto la loro scelta di un tatuaggio e ricorso alla chirurgia estetica per la loro rimozione.
I motivi possono essere sociali. estetici, legati al lavoro o emozionali, ma in ogni caso una persona inevitabilmente nel corso della propria vita modifica le proprie scelte, nessuno di noi è del tutto simile a come eravamo ieri, e quindi naturale il desiderio di eliminare definitivamente il proprio tattoo o sostituirlo con un'altro.
La consapevolezza che la rimozione non è affatto facile avviene solo dopo che il più è fatto.
Ci sono due metodi principali utilizzati in tale procedura; rimozione chirurgica, e la rimozione mediante laser.
La rimozione chirurgica
Il chirurgo plastico effettua un'incisione della pelle, se questa è sufficientemente elastica, e rimuove la sezione di pelle in cui si trova il tatuaggio, tendendo la pelle stessa e cucendo sotto tensione. Se il tatuaggio non viene rimosso in una incisione per le sue dimensioni, una seconda, terza può essere richiesta.
Il vantaggio di questo metodo è che il tatuaggio viene completamente rimosso, lo svantaggio è che il vecchio percorso del tatuaggio sarà caratterizzata da tessuto cicatriziale, simile a quella che persiste di solito dopo l'intervento chirurgico.
La rimozione mediante laser
Vengono impiegati specifici e specializzati laser chiamati Q-switched.
La rimozione viene effettuata su un numero di sessioni dipendenti dal modo in cui il tatuaggio è stato fatto.
Per ogni sessione il laser viene applicato in tutta l'area coperta dal tatuaggio.
Un intervallo di recupero di circa due settimane segue ogni sessione, dopo il quale il tatuaggio apparirà sempre più debole.
Circa dopo un mese dal primo intervento viene eseguita la seconda sessione, in cui lo stesso processo viene ripetuto. Ciò significa che il tatuaggio subisce un periodo di guarigione. L'obiettivo è che il tatuaggio alla fine dovrebbe scomparire completamente. Tuttavia, questo non è sempre possibile.
Può accadere che dopo un certo punto il colore non è in grado di dissolversi oltre.
Ciò dipende dalle modalità in cui è stato realizzato il tattoo.
Significa che tatuaggi fatti dai professionisti tendono a rispondere meglio alla laserterapia, in confronto a quelle fatte da dilettanti.
Inoltre, il colore è cruciale. Mentre la tinta nera risponde abbastanza bene, varie altre colorazioni non lo fanno.
Pertanto, alcuni colori possono essere cancellati e alcuni possono rimanere.
Qual'è il periodo migliore per rimuovere il tatuaggio
Rimuovere un tatuaggio è un processo molto lungo essendo necessarie diverse sedute di trattamento distanziate tra loro.
Inoltre sia durante il trattamento che nel mese successivo è da evitare l'esposizione al sole o lampade UV, avendo cura, nelle corso delle prime esposizioni, di utilizzare creme solare con filtro ad alta protezione 30+ o 50+.
Quindi il periodo migliore per rimuovere il tatuaggio è durante l'autunno o l'inverno.